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Impianto dentale: tutto ciò che devi sapere!

Aggiornamento: 3 ago 2024

In questo articolo ti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sull’impianto dentale. Lo faremo in modo sistematico, rispondendo alle domande che frequentemente i pazienti si pongono su questo argomento; soprattutto utilizzando un linguaggio volutamente semplice, cercando di evitare, ove possibile, espressioni che solo un dentista potrebbe comprendere.

Oggi si parla molto di impianti dentali e questa sarà per te una guida completa per capire meglio di cosa si tratta e per avere informazioni indipendenti.



Cos’è un impianto dentale?

Un impianto dentale è una struttura in titanio che si inserisce nell’osso della mandibola o della mascella per sostituire uno o più denti mancanti. Questa vite in titanio serve come radice artificiale e, una volta integrata nell'osso (osteointegrazione), supporta una corona, un ponte o una protesi dentale. La corona è la parte visibile del dente artificiale, che replica l'aspetto e la funzionalità di un dente naturale.


Componenti di un impianto dentale

Gli impianti dentali si compongono di tre parti principali:

  1. Vite: La vite, realizzata in titanio, viene inserita chirurgicamente nell’osso della mandibola o della mascella. Il titanio è scelto per la sua biocompatibilità e capacità di integrarsi con l’osso senza causare reazioni avverse.

  2. Connessione (abutment): L’abutment è un piccolo componente che collega la vite alla corona dentale. Può essere avvitato o cementato alla vite.

  3. Corona: La corona è la parte visibile dell’impianto dentale, realizzata in materiali come la ceramica o lo zirconio, che imitano l’aspetto del dente naturale. Può essere fissata in modo permanente all’abutment tramite avvitamento o cementazione.

Le corone avvitate sono preferite poiché possono essere rimosse facilmente per la pulizia o per la manutenzione.


Immagine l'impianto come un tassello che viene inserito all'interno di un muro e sopra di esso viene avvitato un quadro. Nel nostro caso il tassello è l'impianto vero e proprio, il muro di cemento è l'osso dove viene inserito, la vite che collega il quadro all'impianto è il moncone implantare, e il quadro è la corona.


Dove viene inserito l'impianto dentale?

Un impianto dentale serve a rimpiazzare un dente mancante e, in teoria, può essere posizionato ovunque tu abbia perso un dente naturale. La vite viene inserita nell'osso in modo simile a un tassello che si inserisce nel pavimento (per l'arcata inferiore) o nel soffitto (per l'arcata superiore).


Tuttavia, nella pratica, una condizione fondamentale per l'inserimento di un impianto dentale è che l'osso dove manca il dente sia in buona salute e abbia dimensioni adeguate in altezza e spessore.


Utilizzando ancora l'esempio del tassello, se lo mettiamo in un muro di scarsa qualità, non sarà in grado di sostenere il peso di ciò che appendiamo. Tutti sanno che inserire un tassello in una parete di mattoni è molto diverso dall'inserirlo in una parete di cartongesso. Non si tratta solo della struttura dell'osso o della sua capacità di sopportare carichi, ma anche delle sue dimensioni. Ad esempio, un tassello troppo lungo rispetto al pavimento o al soffitto potrebbe perforare il soffitto di un altro appartamento.


È quindi necessario che l'impianto dentale non sia così lungo da raggiungere i seni paranasali. D'altra parte, se non è abbastanza lungo, potrebbe non essere sufficiente per svolgere correttamente la sua funzione.


Come si procede in caso di osso insufficiente?

Il problema dell’osso sembra insormontabile e, quando si presenta, può essere critico. Fortunatamente, i dentisti hanno sviluppato alcune soluzioni per affrontare la mancanza di osso. Nei casi in cui l’osso ha una struttura debole, si può aspettare la guarigione naturale. Con il tempo, le cellule possono generare nuovo osso di migliore qualità. Questo spiega perché in alcuni casi si può procedere con l’implantologia post-estrattiva, mentre in altri no.


Nell’implantologia post-estrattiva, l’osso rimasto dopo l’estrazione del dente è sufficientemente buono per accogliere un impianto. Negli altri casi, è necessario attendere. Questo chiarisce perché a volte deve trascorrere del tempo prima di inserire un impianto dopo l’estrazione del dente, mentre altre volte no. In alcuni casi, anche se il dente non è stato appena tolto, l’osso potrebbe non essere in buone condizioni, specialmente se l’estrazione è avvenuta molti anni prima. In assenza del dente naturale, l’osso si atrofizza, e il problema riguarda più la dimensione (lunghezza e spessore) che la struttura.


In questi casi, si ricorre a un’altra soluzione: ricostruire l’osso mancante con tecniche che ne permettono la rigenerazione o la creazione di nuovo. È come aumentare artificialmente lo spessore di una soletta per inserire un tassello della giusta dimensione in grado di sostenere il peso. Esistono molte altre tecniche per posizionare impianti dentali dove c’è poco osso o non ce n’è affatto, spesso indicate come implantologia senza osso. Se sei interessato a questo argomento, puoi approfondirlo nell’articolo linkato.


Devi sapere che oggi esistono soluzioni per molti di questi problemi.


Quanto tempo deve trascorrere prima di posizionare il dente sull’impianto?

Questa operazione è chiamata “carico dell’impianto”. Parliamo di carico dell’impianto quando avvitiamo o cementiamo la corona alla vite.


Si parla di implantologia a carico immediato quando il dente viene avvitato subito dopo l’inserimento dell’impianto. Negli altri casi, si parla di implantologia a carico differito. Nel nostro studio, quando possibile, preferiamo utilizzare i protocolli di implantologia post-estrattiva a carico immediato. Anche i pazienti preferiscono questa soluzione perché nella stessa giornata si rimuovono i denti naturali, si inseriscono gli impianti e si applica la protesi fissa. Per fare ciò, tuttavia, sono necessarie competenze approfondite, strumentazione adeguata e una situazione clinica adatta.


Tipi di impianti dentali

Esistono diversi tipi di impianti dentali, ognuno con specifiche caratteristiche e indicazioni. Gli impianti devono avere una certificazione di qualità riconosciuta a livello europeo per garantire sicurezza e affidabilità.


In Italia, è possibile ottenere una certificazione specifica, nota come passaporto implantare, che fornisce informazioni dettagliate sull’impianto utilizzato. Ciò è differente all'estero dove la legislazione è più permissiva ed è piu facile che vengano impiegati impianti non certificati.


Il passaporto permette di poter ricevere, in caso di necessità, prestazioni da un dentista diverso da quello che ha messo l'impianto, poichè può facilmente sapere che tipo di impianto sia senza doverlo esporre.


Qual'è la procedura di inserimento dell’impianto dentale?

L'inserimento dell'impianto dentale è una procedura chirurgica mini invasiva ed eseguito in ambulatorio, che prevede diverse fasi, differenti dalla tecnica utilizzata e dall'esperienza dell'implantologo. Ti rimandiamo alla lettura di questo articolo che analizza la differenza delle tecniche applicate generalmente con la tecnica tdc praticata nel nostro centro.


Quanto dura il trattamento?

Il carico immediato è una tecnica che consente di posizionare la corona provvisoria o definitiva sull'impianto subito dopo l'inserimento della vite, possibile solo quando l'osso è sufficientemente stabile. Altrimenti, è preferibile attendere alcuni mesi per permettere all'osso di guarire e all'impianto di integrarsi prima di applicare la corona definitiva (carico differito).


Nel nostro centro, e in pochi altri, pratichiamo implantologia avanzata che ci consente, tramite un protocollo comletamente digitale chiamato TDC, di posizionare immediatamente la protesi definitiva su pazienti clinicamente idonei. Questo riduce il tempo di trattamento a una singola seduta, con la raccomandazione di seguire una dieta morbida per circa 3 mesi, il tempo necessario per l'osteointegrazione degli impianti.


Questa tecnica è applicabile soltanto in situazioni in cui si debbano sostituire più denti vicini gli uni con gli altri, o con intere arcate, e non quindi su singoli impianti; inoltre ci devono essere condizioni cliniche adeguate. Ti invitiamo alla lettura di questa pagina per scoprire di più su questa innovativa tecnica.


Numero di impianti necessari

Una bocca può contenere un numero di impianti pari a quello dei denti mancanti. Pertanto, è evidente che si possono inserire tanti impianti quanti sono necessari.


Tuttavia, non è sempre necessario un impianto per ogni dente mancante. Per sostituire più denti è piu facile che venga sfruttato l'effetto ponte, simile a quello dei viadotti autostradali, utilizzando solo 2 impianti per sostenere un gruppo di 3 o 4 denti, o 3 impianti per un gruppo fino a 7 denti.


Se un paziente invece è privo di denti o ha un’intera arcata senza denti, si definisce edentulo. In questi casi, si può ricostruire un'intera arcata utilizzando da 4 a 8



impianti dentali.


Questa tecnica, nota a livello mondiale, è chiamata Toronto Bridge. Un'altra tecnica rinomata è l'All on Four. Entrambe si basano sul principio di minimizzare il numero di impianti necessari: Toronto Bridge fa riferimento al concetto di ponte, mentre All on Four indica che possono bastare 4 impianti per sostenere un'intera arcata.



Costo dell’impianto dentale

Il costo di un impianto dentale completo, che include la vite in titanio, l’abutment e la corona, varia tra i 2.000 e i 3.500 €. Questo prezzo può variare in base a diversi fattori, tra cui la complessità del caso, i materiali utilizzati, l’esperienza del dentista o il numero di sedute per arrivare alla conclusione del trattamento. Altri costi da considerare possono includere esami diagnostici (radiografie, TC), visite di controllo, e eventuali procedure aggiuntive come la rigenerazione ossea.


Dolore durante l’inserimento

L'inserimento di un impianto dentale è generalmente ben tollerato dai pazienti grazie all’uso di anestesia locale. Con la tecnica di implantologia guidata, l’intervento è minimamente invasivo, in molti casi non richiede bisturi né punti di sutura, e comporta meno gonfiore post-operatorio. La procedura è indolore e il paziente può tornare rapidamente alle sue normali attività.


Insuccesso dell’impianto

L'implantologia dentale ha un tasso di successo del 95%. Tuttavia, in rari casi, l’impianto può non integrarsi correttamente con l’osso (mancata osteointegrazione). Le cause possono includere infezioni, scarsa qualità dell’osso, o cattive abitudini del paziente come il fumo. In caso di insuccesso, l’impianto può essere rimosso e sostituito senza costi aggiuntivi per il paziente, a condizione che vengano mantenuti buoni standard di igiene orale e si effettuino controlli periodici.


Conclusioni

L’implantologia dentale è una soluzione predicibile e sicura per la sostituzione dei denti mancanti. Richiede la collaborazione attiva del paziente per mantenere una buona igiene orale e partecipare a controlli regolari, garantendo così il successo a lungo termine degli impianti. Con i giusti accorgimenti, gli impianti dentali possono durare moltissimi anni e offrire una qualità di vita significativamente migliorata.



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